"I normali rapporti di coppia sono chiamati, con un termine anglosassone, vanilla (vaniglia*, appunto), a significare la minore intensità erotica rispetto ai rapporti BDSM."
*vaniglia per intendere un sapore blando,senza nulla di particolare
Sono poche le persone a cui ho detto che pratico BDSM e tutte hanno reagito più o meno allo stesso modo:
"se ti piace prenderle, fai bene"
Ora, premetto di essere stata fortunata del fatto che queste persone non abbiano reagito buttandomi addosso acqua santa recitando dei "pater noster", ma è vero anche che non hanno capito.
Cercherò qui, quindi, di dare alcune delucidazioni:
La mia non è una scelta, ma una condizione primordiale;io sono una schiava.
La schiava non è solo chi prende frustate e sculacciate, una schiava è un corpo e un anima.
Un corpo di cui il suo padrone può disporre come meglio crede e un anima che sempre lui deve essere capace di conquistare per accedere al corpo e essere un corpo inerme nelle mani di qualcuno, non è una cosa facile, ci vuole empatia complicità e immensa fiducia.
Solo qualcuno di veramente forte e determinato può prendersi una tale responsabilità.
Io quel qualcuno l'ho trovato, ci ho messo 10 anni ma l'ho trovato, ho lasciato entrare un Diavolo Intrepido a curiosare nella mia testa per stanare tutte le mie insicurezze e frustrazioni e affrontarle insieme.
Quindi,ribadisco ancora che a me non piace prenderle e, come dissi qualche post fa, io non sono masochista , il dolore di per se non mi provoca piacere, a me piace che sia lui, e solo lui, a darmene.
A me piace che lui disponga del mio corpo come meglio crede.
Legarmi, frustarmi, accarezzarmi, usarmi.
E scoparmi se vuole, con dolcezza, con foga, con violenza, con indifferenza.
Solo lui e nessun'altro può permettersi di usarmi come un oggetto, ma può permetterselo per un motivo ben valido, è arrivato dove nessun'altro era arrivato prima: la mia anima.
E gli è bastato guardarmi negli occhi
"...I tuoi occhi urlano, chiedono tutto cio di cui hai bisogno!"
Grazie a lui sto valicando limiti che per me prima erano insormontabili e sto acquistando femminilità e autostima, sto imparando quanto posso essere forte.
Capirete che io non ho nessun'altro modo per ringraziarlo se non donandogli tutta me stessa e lasciare che lui mi usi a suo piacimento, che è anche il mio.
Oggi un mio amico mi ha chiesto se dopo che ho provato il BDSM il sesso vanilla mi soddisfaceva, la risposta è:poco o niente.
Sentirmi usata da lui, mi appaga, sentire che il mio dolore è causa della sua eccitazione mi manda in estasi.
Il dolore è un amplificatore di tutte le altre emozioni, il dolore ti permette di apprezzare di più il piacere, credo che sia per questo che si pratichi sadomasochismo.
Ora come posso io godere di una coccola o di una semplice penetrazione dopo che ho avuto tutto questo vortice di emozioni?(parlo di sesso senza implicazioni sentimentali, che è il più diffuso)
E' difficile.
Quando lui mi scopa, non usa solo il cazzo.
Quando io mi faccio scopare, non uso solo la figa.
Il cazzo e la figa sono solo mezzi per arrivare a sottomettere me, esaltare lui e completare noi.
Mi hanno anche chiesto che tipo di rapporto si instaura con un padrone.
Parlo per me e il mio padrone, noi non abbiamo nessun vincolo sentimentale, ognuno ha le proprie vite.
Io cerco di essere il più discreta possibile, non sono una che assilla con telefonate e messaggini, lo stesso lui.
Se è possibile ci si sente sopratutto su internet.
Ci sono stati momenti ultimamente in cui, per forze maggiori, non ci siamo sentiti per giorni interi.
In quei giorni mi mettevo in un angolino in attesa di un suo cenno.
L'ho odiato, si, tanto e glielo ho fatto capire.
Lui da parte sua mi ha fatto capire di essere stata una capricciosa egoista, ed è bastato sentire di nuovo il suo fiato sul collo a dissipare qualsiasi dubbio.
La verità è che io devo essere paziente.
Mettermi in un angolino e attendere, poichè quando poi ci incontriamo quello che si crea vale tutta la pena di questo mondo.
Nessun uomo mi ha mai fatto sentire più importante, durante i nostri giochi lui è dedicato completamente a me e il mio piacere.
Io sono la sua schiava, e mi tratta da regina.
Io dico di amarlo, ma solo perchè non conosco un verbo più assoluto di quello.
L'amore non ha nulla a che vedere con noi, l'amore è subdolo, ti porta a mentire e fare giochetti per conquistare l'altro, quello che c'è tra noi è puro, nessuna menzogna, nessun pudore solo piacere.
E poi la verità è che se ho bisogno di lui, mi basta fargli uno squillo e lui è subito disponibile per me.
:)
Come sempre ribadisco quello che dico non sono verità assolute, io parlo per mia modestissima esperienza personale, credo che ogni relazione sia un universo a parte con proprie emozioni e necessità.
Non ho voluto rivangare i concetti di appartenenza e resistenza al dolore poichè credo di averne parlato a sufficienza nei post precedenti, mai vorrei rischiare di diventare noiosa e ripetitiva!
Essendo che ho invitato questi miei amici "vanilloni" a leggere questo mio blog, ho attivato i commenti a questo post, invito quindi a rispondere loro e chiunque voglia dire la sua a riguardo.
Io andrò a prendermi un gelato nel frattempo, fragola e cioccolato ovviamente, per me niente vaniglia!